Trattato completo di agricoltura/Volume I/Coltivazione della vite/7

Dell'impianto della vigna

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dell’impianto della vigna.

§ 499. Tutto disposto in tempo opportuno, non resta che a fare l’impianto, pel tempo del quale non vi posso dare una regola costante, potendo variare a norma delle località e del terreno. Nei terreni sciolti e nelle località calde si dovrà sempre fare in autunno; nei terreni argillosi, compatti, umidi e freddi in primavera, tanto servendoci di magliuoli che di barbatelle; ritenendo però che i magliuoli si useranno di preferenza nei terreni argillosi ed umidi.

§ 500. Piantando barbatelle si procede in questo modo. Gettati i sassi sul fondo della fossa e mescolati a terra, vi si sovrappone tanta terra buona mescolata a concime sin che rimanga circa 0m,30 al disotto dell’orlo superiore della fossa. Su questo banco di terra si adagiano le barbatelle, ben ripulite dal martelletto vecchio morto o guasto, dalle radici rotte o peste, lasciandovi soltanto il virgulto più robusto, mondo da ogni seccume. Si allarghino e si distendano ben bene le radici, e vi si frammetta il rimanente della terra migliore, mescolata pure a concime, in modo però che questo non tocchi direttamente le radici. La profondità cui vogliono essere poste le barbatelle varia da 0m,20 a 0m,40, tenendole tanto più basse quanto più il terreno sarà sciolto, ed asciutto e caldo il clima. I magliuoli a pari condizione si terranno un poco più profondi. In Ispagna e nel Napoletano i magliuoli si adagiano sul duro fondo della fossa, la quale talvolta si fa profonda sino 1m,50; presso noi però quest’usanza non sarebbe ragionevole, perchè a quella profondità l’umidità ed il freddo sarebbero tali da far marcire il magliuolo. A ricolmare la fossa si adoperi la terra scadente del fondo, che anch’essa, come dissi, col tempo, col lavoro e col concime si [p. 488 modifica]farà buona. Se la piantagione si sarà fatta in autunno, la si rincalzi alquanto perchè l’acqua non vi stagni dappresso; se invece fu eseguita in primavera la si lasci un poco infossata, onde meglio rattenga l’umidità e la pioggia, ricolmando in seguito, mano mano che la terra smossa cede sotto il proprio peso.

§ 501. Volendo piantare magliuoli si riempie dapprima la fossa, mescolando la terra al concime: indi si prendono i magliuoli, e con una forcelletta di legno, comprimendo sul martelletto, s’infossano alla profondità di 0m,30 a 0m,50 secondo le circostanze e la qualità del terreno. Questa operazione vuol essere fatta con diligenza, per non comprimere troppo la terra smossa, e per non guastare la corteccia del magliuolo nell’introdurlo nella terra; in seguito gli si comprime leggermente intorno la terra. Questi magliuoli si possono piantare, interrandoli mano mano, come si fa colle barbatelle, ma colla prima maniera, fatta con diligenza, quando la fossa sia appena riempita e che la terra rimanga soffice e non compressa dalle pioggie, l’operazione riesce più spedita e regolare.

Alcuni pongono i magliuoli a due a due, perchè nel caso che uno non prendesse sia sostituito dall’altro, levando poi il morto, od uno dei due nel caso che ambedue avessero mandate radici. In ogni modo questa non è una bella usanza; se si trascura di levare il magliuolo morto, esso farà danno alle radici del vivo, e se tutti e due i magliuoli avranno fatte le radici, esse si saranno talmente intrecciate fra loro, che non si potrà levarne uno senza far guasto all’altro.