Se nel notturno orror, Cintia, ti prese

Giovanni Battista Richeri

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti/Astronomia Letteratura Se nel notturno orror, Cintia, ti prese Intestazione 4 febbraio 2022 100% Da definire



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IV1


Se nel notturno orror, Cintia, ti prese
     Giammai desìo di rimirar le stelle,
     Tu le credesti picciole facelle
     Per vaghezza dei guardi in Cielo appese.
5Eppure l’ererno Creatore palese
     Far volle a noi la sua grandezza in quelle;
     Che non meno del Sol vivaci e belle
     Formolle, e d’immortal fiamma le accese.
Nè quei globi sì vasti, onde riluce
     10L’ampio vuoto del Ciel, ei fè per noi,
     Che debil ne veggiamo e scarsa luce;
Ma ogni astro è un Sole, che co’ raggi suoi
     Altri mondi rischiara, e il giorno adduce
     A quante genti immaginar ti puoi.

Note

  1. Le stelle fisse abitate.