Anonimo

1213 letteratura duecento Ritmo lucchese Intestazione 12 settembre 2008 75% letteratura

 
Ma come perdetero lor distrieri
così fussero rimasti prescioni
per li nostri cavalieri!
Gualterotto Castagnacci
et Ronsinello Pagani;5
ma per saramento fur distrecti
et ritornarodai Christiani:
ma loro arme e lor cavalli
lassaro dai Pagani.
In quello stesse rio segno10
fu Orlandin da Sogromigno
che fu Guido et Guidarello.
Pegio non fu lo Garfagnino,
quei che non fu paladino,
filiolo di Guido Garfagnino.15
Prese a torto gonfalone
ke Luca ’l trasse di prescione;
e perciò quel mal portoe.
Mei lo portò Uguicionello,
quel che già no i fu Gainello,20
ka Lucca aitò, la sua cittade,
in cui castello ten Christianitade.
Ebbev’il Vescovo un suo frate
che no diede delle spade;
fece sì come nimico;25
di Lucca nn fuunque amico;
perciò sempre fu mendico.
Stiano a mente, ben lo dico:
che a·lLuca sempre sia schifato
e a Lucca sempre sia odiato;30
aver di Lucca non i sia dat;
tolto i sia quel che à pilliato,
ka di Lucca l’à involato:
tutto fu dello sacrato!
Di lui e li altri sia vendetta!35
Di ciò Lucca non s’afretta!
Veggio ch’end’arà disnore,
si no i punisce cum suo honore.
Punisca in prima li contadini
ka metta mano ai cittadini!40
Dell’un faccia tal vendetta
l’altro a casa non l’aspetta.
Alli altri affar ogn’on ten [ov]ra.
Ché già Lucca non s’[a]opra?