Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto IX
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Sonetto IX
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SONETTO IX
Quando dal lume, il cui vivo splendore
Rende ’l petto fedel lieto e sicuro,
Si dissolve per grazia il ghìaccio duro,
Che sovente si gela intorno ’l core;
Sento ai bei lampi del possente ardore
Cader delle mie colpe il manto oscuro,
E vestirmi in quel punto il chiaro e puro
Della prima innocenzia, e primo amore.
E se ben con secreta e fida chiave
Serro quel raggio; egli è schivo e sottile,
Sicch’ un basso pensier lo scaccia e sdegna.
Ond’ ei ratto sen vola; io mesta e grave
Rimango; e prego ’l, che d’ ogni ombra vile
Mi spogli, acciò più presto a me sen vegna.