Bernardo Cappello

1560 Poesie Letteratura Rime Intestazione 4 gennaio 2015 25% Da definire

I

Queste rime, ch'a voi piane e dimesse
     Que vengon, sì come fide serve humili;
     Vi mostreran, che di desir non vili
     Amor dolce per voi l'alma m'impresse.

Queste lo sperar mio raro, e le spesse
     Paure in lieti, e 'n dolorosi stili
     Vi scopriranno anchor: se le gentili
     Vostre orecchie lor fien talhor concesse.

Et qual huom , ch'a lo specchio entro si mira;
     Vedrete in lor l'alte excellenti e vostre
     Risplender quasi mille accese stelle:

Et forse poi non prenderete in ira,
     Che tra gli affetti miei chiaro si mostre,
     Quanto avanzate le più sagge, e belle.

II

Nel dolce tempo, a la stagion nouella,
     Che strugge il ghiaccio; et produce herbe, e fiori
     Et racquiitati i suoi perduti honori,
     L'antica madre appar giovene, e bella;

Alhor che dolce Progne, & fua forella
     Gli altrui piangono, e i lor commessi errori;
     E 'l petto accese d'amorosi ardori
     Scherzan le fere in questa parte, e 'n quella;

Nel più vago fiorir de miei verdi anni
     Donna di virtu piena, e di beltade
     M'apparve tal; che 'l Sol seco perdea.

Quinci sepp'io, com'huom sua libertade
     Con seruitu lieto cangiar potea,
     Et mieter gioia de suoi sparsi affanni.