Pensieri e giudizi/II/II

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II.


Il genio latino non vede e non rappresenta generalmente che la superficie delle cose: esso ha la misura e la simmetria, e di queste singolarmente si piace nella composizione dell’opera d’arte. Virgilio nella letteratura latina è una eccezio[p. 34 modifica]ne: in quei luoghi almeno dove la sua poesia entra a indagare e rappresentare l’anima delle cose e le lacrimae rerum. Di geni indipendenti, nel senso artistico della parola, in 6 secoli di letteratura noi non ne abbiamo che pochissimi, tre soli forse: Dante, Ariosto, Leopardi. Gli altri, chi più chi meno, asserviti al sistema, al metodo, alla scuola, e vittime spesso. Tasso e Alfieri informino.