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[p. 402 modifica] impiccolisce? La natura era grande o piccola? (20 novembre 1820).


*   Una grandissima e universalissima fonte di errori, controsensi, oscurità, sviste, contraddizioni, dubbi, confusioni ec. negli scrittori e filosofi tanto antichi che modernissimi, è il non aver considerata e definita e posta nelle basi del sistema dell’uomo, la nemicizia scambievole della ragione e della natura. Posta la quale, che è tanto evidente e universale, si rischiarano e determinan, e risolvono infiniti misteri e problemi nell’ordine e composto delle cose umane. Ma confondendo la ragione colla natura, il vero col bello, i progressi dell’intelligenza coi progressi della felicità e col perfezionamento dell’uomo, le nozioni e la natura dell’utile, il fine o scopo dell’intelligenza, ch’è la verità, col fine e scopo vero dell’uomo e della natura sua ec., non si viene mai a capo di deciferare il mistero dell’uomo e di accordare le infinite contraddizioni che par che s’incontrino in questa principalissima parte del sistema universale, cioè in quella che riguarda la nostra specie. Il combattimento della carne e dello spirito, dei sensi e della mente, notato già dagli scrittori, massimamente religiosi, o non è sufficiente, o non è stato bene inteso ed applicato