Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2906

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[p. 68 modifica] cosí del coro, e quindi la mancanza d’effetto morale, ossia di passione; se non altro la molta scarsezza, rarità, languidezza e poca durevolezza dell’uno e dell’altra. [p. 69 modifica]


     Del resto, i pochi moderni che hanno introdotto il coro ne’ loro drammi regolari, come Racine nell’Ester, non avendogli dato le condizioni ch’esso avea negli antichi, niuno o quasi niuno effetto hanno prodotto. Ed anche la natura d’essi drammi, sí moralmente parlando, e sí anche materialmente (poiché la scena si finge per lo piú in luogo coperto e chiuso, con altre tali circostanze che restringono e impiccoliscono e circoscrivono e depoetizzano le idee), non era adattata né al coro degli antichi né a’ suoi effetti. Parlo anche delle commedie, le quali presso gli antichi si supponevano per lo piú o la piú parte di ciascuna, in piazza, o ne’ porti, come il Rudens di Plauto, o insomma all’aperto ec. Vedi p. 2999 (7 luglio 1823).


*    In tutte le lingue tanto gran parte dello stile appartiene ad essa lingua, che in veruno scrittore l’uno senza l’altra non si può considerare. La magnificenza, la forza, la nobiltà, l’eleganza, la semplicità, la naturalezza, la grazia, la varietà, tutte o quasi tutte le qualità dello stile sono cosí legate alle corrispondenti qualità della