Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2492

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[p. 272 modifica] impazienza è maggiore e minore secondo le nature, le specie, gl’individui e le circostanze e le assuefazioni di un medesimo individuo. Cosí dunque l’amor proprio del qual essa è opera (22 giugno 1822).


*    Intorno al suicidio. È cosa assurda che, secondo i filosofi e secondo i teologi, si possa e si debba viver contro natura (anzi non sia lecito viver secondo natura) e non si possa morir contro natura. E che sia lecito d’essere infelice contro natura (che non avea fatto l’uomo infelice), e non sia lecito di liberarsi dalla infelicità in un modo contro natura, essendo questo l’unico possibile, dopo che noi siamo ridotti cosí lontani da essa natura e cosí irreparabilmente (23 giugno 1822).


*    Il fatto sta cosí e non si può negare. La somma della moralità pratica era ed è tanto maggiore presso [p. 273 modifica]gli antichi, i pagani, i selvaggi, che presso i moderni, i cristiani, gl’inciviliti, quanto la somma della morale teorica e la perfetta cognizione, definizione, analisi e propagazione della medesima è maggiore presso questi che presso quelli. E nella stessa