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il paradiso delle signore

poi altri, e poi altri! Tutti devon cascare. Quando i merciai si mettono a vendere sapone e scarpe, possono anche voler vendere patate fritte! Il mondo ormai va alla rovescia.

Il carro traversava allora la Piazza della Trinità, e Dionisia che, con l’anima straziata, ascol tava il lamento continuo del vecchio, cullata dal funebre incesso del corteo, poté vedere, sboc cando da Via Chaussée-d’Antin, la bara che già cominciava a salire per Via Blanche. Dietro lo zio che camminava col passo muto e cieco d’un bue accoppato, le pareva sentire lo scalpicciò d’una mandria condotta al macello; la sconfitta delle botteghe d’un intero quartiere, il commercio minuto che strascicava la sua rovina acciabattando pel fango nero di Parigi. Il Bourras parlava con voce piú cupa, come rallentata dalla rapida salita della Via Blanche:

— Io per me n’ho buscate abbastanza... Ma l’ho afferrato e non lo lascio piú andare. Ha perduto anche in appello. Dio sa ciò che m’è costato! quasi due anni di processo, e i procuratori, e gli avvocati! non fa nulla; sotto la mia bottega non si passa, i giudici han detto che quella non era una riparazione! Quando si pensa che ci voleva fare, li sotto, una sala tutta lumi, per vedere che effetto facevano le stoffe al gas, un sotterraneo che avrebbe riunito i cappelli con le stoffe! E ora si rode, non la può mandar giú che un vecchio come me, buono a nulla, gli si metta tra i piedi quando tutti son lí ginocchioni davanti ai suoi quattrini... No! mai, mai e poi mai! Può essere che io sia ridotto sul lastrico: fin da quando mi si son messi intorno gli uscieri, so che quella canaglia compra le mie cambiali per rovinarmi. Non vuol dir


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