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usa tua sorte. Nell’ ingiusto amante

sveglia l’ire a vendetta,
narrando il tuo periglio e il mio furore.
Andromaca. Lo farei, se d’Ermione avessi il core.
(Pirro cala dal monte col restante delle sue guardie)
Ermione. Barbara, in me ti vendica.
Andromaca. Tacendo e sofferendo
mi vendichi di te la virtú mia.
Tu me volesti spenta,
io te desio contenta:
vedi qual piú di noi barbara sia.
(entra nel tempio)

SCENA VII

Eleno, Ermione, Pirro con soldati.

Eleno. (va incontro a Pirro e gli parla in lontananza)

Grazie al ciel! salva è Andromaca. Un momento
ne rendeva infelici.
Pirro. Vanne, la rassicura.
Non tema Ermione, non Oreste o Ulisse
che, qual n’ebbi giá avviso, a questa spiaggia
approderanno in breve.
Tutto in suo ben fa Pirro. Ella il ricambi.
Eleno. Lo fará; che, se è saggio,
alla necessitá cede anche il forte, (parte)
Ermione (Trame in mio danno. Almen qui fosse Oreste!)

SCENA VIII

Pirro ed Ermione.

Pirro. Ira sia che ti accenda, o siasi orgoglio,

qual ragion ti concede o questo o quella,
dove Pirro sol regna?