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Ma come il giusto universal Fattore
10Potea sottrarla infra l’umane squadre
Alla gran legge dell’antico errore?
Lo potea far, perchè può tutto il Padre:
Lo dovea far per sua gloria maggiore:
Lo volle far, perchè di Dio fu Madre.
XIV1
Io vi pregai gran Madre, e vi ripriego
Per ottener da voi dolce perdono,
S’altro uomo ancor, da quel ch’io fui, non sono
E l’ali al Ciel, quanto dovrei, non spiego.
5Vorrei seguir vostri bei rai, nol niego,
Ma se non ho di maggior grazia dono,
Atti al gran volo i pensier miei non sono,
E tutti altrove io li rivolgo e piego.
Voi, nel cui seno il Sol eterno imprime
10Lume di gloria così vasta e densa,
Ch’aabbaglia ogni quantunque alma sublime,
Dovete dir, quand’a Voi ’l cor non pensa:
Che può far questi? Il mio splendor l’opprime,
Perch’egli è nulla, e perch’io son immensa2.
XV3
Stiamo, Adamo, a veder la gloria nostra,
Anzi del Cielo, ove il gran segno apparve:
Mira quanta lassù Maria comparve,
Mira qual fa di se mirabil mostra.
5Maria come al bel piè tutti le prostra
La Luna i rai, che paion ombre e larve:
E come ogni astro innanzi a lei disparve,
Tanta è la luce che in sua fronte mostra.
Il sol l’ammanta, e nel grand’atto acquista
10Tanta virtu che non appar più lui;