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XV.

Nel quale Ciuffettino sviene sotto una grandinata di pomodori

e di mele fradicie.

Il second’atto della sanguinosa tragedia si svolgeva nel bosco del Mago Merlino. Orlando, poco contento del primo servo, Arlecchino, perchè troppo pauroso e poltrone, si era tolto per cinque lire al mese, (vitto e biancheria) il prode ed astuto Facanapa, che Ciuffettino doveva surrogare su le scene, per volere supremo di Mastro Spellacane.

Orlando aveva abbandonato il nemico e la fidanzata per correre alla guerra, essendosi i perfidi maganzesi di nuovo coalizzati con gli infedeli di cartone e di cenci, per rapire i beni e la futura sposa all’eroe di Roncisvalle.