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cavaliere Ispano oste degli infedeli, che uccide i maghi e le streghe come fossero mosche cavalline e, viceversa, tutti gli spiriti infernali dell’emisfero settentrionale. Cinque soldi i primi posti, due soldi i secondi... Avanti, avanti!... venghino, signori...

Ciuffettino brontolò:

— Ah! se avessi un paio di soldi...

Si frugò in tasca, instintivamente, e non trovò che delle briciole di pane e un’ala secca di farfalla.

I ragazzi del paese, a frotte, entravano nella baracca. E Ciuffettino, guardandoli:

— Quelli si che son fortunati!... E a me, invece, mi tocca di star qui con l’acquolina in bocca... Figuriamoci come deve esser bella quella tragedia!... Orlando a Roncisvalle!... con il mostro marino e Brighella spaventato dal serpente rosso!... chi sa che scenari! E poi il cavaliere Ispano! Quel cavaliere Ispano che fa l’oste... Ah! se avessi dei soldi...

Salì pian pianino la scala di legno all’entrata della baracca, e dirigendosi al ragazzo del burattinajo, chiese timidamente:

— Potrei passar anch’io a veder la tragedia?..

— Sicuro, gua’! - rispose il ragazzo, squadrando Ciuffettino da capo a piedi - basta che tu paghi...

— Ecco - fece il nostro eroe imbarazzato - gli è appunto questo che non vorrei...

— Allora, fa’ una cosa; va’ a spasso e la tragedia figuratela... La tragedia costa due soldi...

— A dirtela proprio schietta, i due soldi mi incomodano...

— Se ti incomodano, dalli a me.

— Oggi per l’appunto non ce li ho.

— E allora, te l’ho detto: la tragedia la sentirai quest’altra volta...