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posteriori, e abbracciò il bambino, lavandogli la faccia a furia di linguate.

— Caro Ciuffettino! Dio te ne renda merito!

— Io vorrei ritrovar la strada di casa, ecco: non domanderei altro!

— Ma dove vuoi andare?

— A Cocciapelata!

— Cocciapelata è lontana, lontana... miglia e miglia...

— A Cocciapelata c’è il mi’ babbo!

— Vieni: io ti guiderò!

— Tu? vecchio e acciaccato a quel modo?

— Eh! ma ora ci ho una forza nuova! Andiamo! E sai che cos’è che me la dà, questa forza?

— Che cos’è, Melampo?

— La riconoscenza!

Il bambino e il cane si posero in via. E quella notte, l’uno e l’altro dormirono, a pancia vuota, in un pagliaio abbandonato, mentre la luna splendeva in cielo, e i grilli cantavano fra le alte erbe imperlate di guazza.