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XI.

Nel quale Ciuffettino si commuove alle lamentele del vecchio Melampo, e fa a meno delle cena promessagli dal mugnaio.

A un certo momento, Ciuffettino udì una voce dolente, che, tra un singhiozzo e l’altro, mormorava:

— Bella ricompensa dei servizi resi!... ah! mondacelo ingrato!

Il nostro eroe si guardò intorno, ma non vide nessuno.

— Si vede che questa voce me la sono sognata io disse il ragazzo, crollando il capo; e tirando la corda: Via, Melampo!..... Però, in fondo, mi dispiace di affogare questo povero cane... che non mi ha fatto mai nulla... Coraggio, Ciuffettino! pensa all’aleatico e alla cena... l’ha detto quell’omino che ride sempre...

E riecco daccapo quella voce lamentevole che brontolava:

— Dopo che io gli ho salvato tante volte la casa dagli assalti dei briganti...