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244 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ — Mi avete detto che il popolo era infelice? — riprese. Ancora un istante ella si ostinò nel suo silenzio. — Forse le mie poche parole vi saranno sembrate strane, — fece essa ad un tratto. — Infatti. Eppure.... — Fu un momento d’irriflessione. — Davvero? — Nient’altro. Essa lo (guardava imbrogliata, indecisa, poi si espresse con visibile sforzo: — Voi dimenticate, — disse lasciandosi sfuggire un profondo sospiro. — Chi? ’: — II popolo. Ghe cosa volete dire? — Vói dimenticate-ih popolo. Graham la squadrò con aria interro-gativa. ■ — Sì: voi’ siete sorpreso, ^ còiltinuò, -^ poiché non cap’ite ciò che siete.-’Voi non sapete’quello che accade. — Ebbene? ’ ■ — Non avete capito? — Non tanto chiaramente forse, ma.... spiegatemelo; — È così difficile a spiegarsi. Io lo desideravo.-io’ l’ho veduto ed ora non lo posso. Le parale non mi vengono più. Tutto- ciò che vi riguarda.... è una cosa maravigliosa.... 11 vostro sonno, il vostro risveglio.... sono miiracoli.... almeno’per me e per tutto-’ ih popo-lo.... Voi che avete vissuto!, che avete sofferto’ e che- siete morto; voi che siete stato un cittadino come’ gli altri, vi risvegliate, tornate a vivere per trovarvi quasi il padrone del mondo.