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VAeropilo - a3i - — Una ’dozzina di spioni mi perseguitano. Sire. La pazienza di Graham era al colmo: forse la sua collera era un po’ esagerata. Si slanciò hestemmiandò attraverso la massa intermediaria delle ’stanghe, e l’aeropilo oscillò. — Sono io il padrone della terra? O forse lo siete voi? Andiamo. Levate le mani da queste stanghe) e tenete invece i miei polsi. Così va bene. E come si fa a girare la prua per sdrucciolare in basso? — Sire, ■— protestò ancora l’aereonuuta, — Che c’è di nuovo? I — Voi mi proteggerete? — Perbacco-, sicuro! Quand’anche dovessi bruciare Londra. Andiam-o. E con questa promessa Graham pagò la sua prima lezione di navigazione aerea. — Voi avete certamente il vostro vantaggio insegnandomi a manovrare in questa escursione, — aggiunse ridendo allegrameinte, poiché l’aria pura gli faceva lo stesso effetto d’un vino generoso. — Bisogna che tiri questo? Ah I ho capito, così. Olà 1 — Indietro, Sire, indietro. ’ — Indietro?... Benel Uno, due... tre.... Dio buono! Ah 1 eccolo che sale! Ma è un organismo vivente 1 E la macchina si mise a danzare nell’aria nel più fantastico modo: ora descriveva una spirale di cento metri e più di diametro, ora risaliva quasi con una pazza velocità, poi s’abbassava rapidamente a picco, ricadendo come un falco, per tornare a risalire tutt’ad mi tratto con uno slancio furioso. In ima di queste discese sembrò che filasse dritta versoi il parco dei palloni-réclame a sud-est, ma non fece che mia cunra e passò al di là con una improvvisa riscossa di destrezza.