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Pregi e difetti. 149

dice che il cavallo in guardia mostra la strada di S. Giorgio protettore dei cavalieri, altri dice mostrar la strada di S. Giacomo.

42. Le mosche si posano sulle carogne, ed anche:

Le mosche si posano addosso ai cavalli magri.

Quello sciame di mosche che ricopre il povero cavallo ammalato, è sicuro indizio che la malattia volge a male. Non più scosse repentine e violenti di tutto il corpo, non più contrazioni ed increspazioni della pelle, non più rumorose zampate sul terreno, non più sferzate di coda per liberarsi dai fastidiosi insetti; inerte, l’occhio languido, la testa dimessa, il povero animale è completamente insensibile; la vita sta per finire. Il secondo proverbio sta a significare che i più deboli sono i più perseguitati.

43. Mal cavallo fa cattivo sangue, calcia e morde come sa.

Proverbio giustissimo e pur troppo vero nella sua prima parte. Nessuno ignora che esercizio eminentemente salutare è quello di fare una buona cavalcata all’aperto, respirando l’aria a pieni polmoni; ma se uno ha la disgrazia di incappare in un mal cavallo, cioè che abbia dei vizii, la cavalcata gli va in tanto veleno e gli fa ben cattivo sangue! Dal più al meno chi monta a cavallo, sa per esperienza quanto giusto sia questo proverbio. Quanto alla seconda parte, ritengo alluda a quei cavalli d’indole cattiva che mordono e calciano, non solo gli animali, ma anche l’uomo che li governa. Bene spesso però la cattiveria è conseguenza di mali