Pagina:Vittorelli - Poesie, 1911 - BEIC 1970152.djvu/296

24

Garruli venticelli, aure beate,
qual intima dolcezza intorno fiocca?

Ah ! per pietá, di respirar lasciate,
or ch’apre Elisa la nettarea bocca.

Non piú il Castalio fra le sponde usate
con mormorio piacevole trabocca.

Egli s’arresta per udirlo, e intanto
anch’ io soffermo il disugual mio canto.