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8

E per dirvela schietta, ebber paura
che uno spirto non fosse a cotal vista;
ma la donna li affida e rassicura,
di lor temenza pienamente avvista;
indi per Tacque di Cocito giura
esser un’alma che dogliosa e trista
da l’afflitte sue membra alfin disgiunse
un ostinato morbo, e poi soggiunse:

9

— Qui non vegno inimica e non ardisco
turbar vostra pacifica famiglia;
ma, se parlar mi lice, io ben capisco
d’onde provenga tanta meraviglia:
questo di chiome altissimo obelisco
per timore inarcar vi fa le ciglia,
imperciocché la prima volta è questa
che una tal mole a voi si manifesta.

10

Sappiate che lassú ciascun desia
d’aver la nuova acconciatura in capo,
e per virtú d’ignota simpatia
amala il ganimede ed il satrapo;
talché, se ancor vivesse, e’ Tameria
de’ cinici perfin l’austero capo;
e da talun si reputa ed apprezza
Tornamento maggior de la bellezza.

11

Come nacque il costume stravagante
poi narrerò, se d’ascoltar v’aggrada,
come si accresca l’edificio e quante
astronomiche miglia in alto vada.

Ora volgiam le affaticate piante
per quella di mirteti ombrosa strada,
e il fresco rezzo e l’erba mi ristori
dal lungo affanno e dai passati orrori. —