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Nel solenne ingresso di don Pasquale Gasparini all’arcipretato di Lonigo.
Anacreontica in nome di Giambattista Cántele.

Dal patrio suol movendo
per abbracciare il figlio (i),
spesso a Lonigo il ciglio
volsi nel mio cammin.

Verona a Marte cara ( 1 2 ),
a Temi e a cento dèi,
era de’ passi miei
il solito confin.

Chi detto avria, Lonigo,
che tu saresti un giorno

10 stabile soggiorno
de l’altra mia metá?

Visiterò costante
le floride tue piagge.

Oh! dove mai non tragge

11 sangue e l’amistá?

(1) 11 figlio del dedicante, il coltissimo signor Rocco Cántele, fu educato nel
liceo-convitto di quella illustre cittá.

( 2 ) Il comando militare italiano ed il senato.