Pagina:Vita nuova.djvu/330

26 vita nuova xii 1 - 5


lacrimare, misimi ne la mia camera, là ov’io potea lamentarmi sanza essere udito. E quivi chiamando misericordia a la donna de la cortesia, e dicendo «Amore, aiuta lo tuo fedele», m’adormentai come uno pargoletto battuto lagrimando. Avenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la mia camera lungo me sedere uno giovane vestito di bianchissime vestimento, e, pensando molto quanto a la vista sua, mi riguardava là ov’io giacca; e quando m’avea guardato alquanto, pareami che sospirando mi chiamasse, e diceami queste parole: «Fili mi, tempus est ut pretermictantur simulacra nostra». Allora mi parea che io lo conoscesse, però che mi chiamava così come assai fiate ne li miei sonni m’avea già chiamato; e riguardandolo, parvemi che piangesse pietosamente, e parea1 che attendesse da me alcuna parola; ond’io, assicurandomi, cominciai a parlare così con esso2: «Segnore de la nobiltade, e perché piangi tu3?». E quelli mi dicea queste parole: «Ego tamquam centrum circuli, cui simili modo se habent circumferentie partes; tu autem non sic». Allora, pensando a le sue parole, mi parea che m’avesse parlato molto oscuramente, sì ch’io mi sforzava di parlare, e diceali queste parole: «Che è ciò, segnore, che mi parli con tanta oscuritade?». E quelli mi dicea in parole volgari: «Non dimandare più che utile ti sia».


Chiaro Davanzati, ‘Di lungia parte’), v. 47: E par che ne soleni mia pesanza; n° cclxxxxv (Neri, ‘Crudel affanno’), v. 42 E sollenar lo foco | che m’arde a poco a poco.

10. simulacra. La lezione simulata, introdotta dal Fraticelli e accolta dal Giuliani, non si trova se non in M.

12. sonni. Sospiri è soltanto di b1 e b3. È anche in p, ma aggiuntovi da b3 nei margini o fra le linee, non come variante di sonni, che in p mancava, ma come supplemento: difatti in P nelli miei sospiri è interlineare; in Co Mgl è entrato nel testo, ma fuor di posto, leggendovisi: me hauea già chiamato ne mei sospiri. Il Rajna osserva: «quantunque questa seconda lezione [sonni] possa a prima giunta piacere di più, bisognerà pure ammettere che se l’originale avesse detto sonni, nessuno avrebbe pensato a sostituire sospiri». Ma con Amore anche sospiri lega bene, e son anzi concetti che pensando all’uno facilmente può venire in mente l’altro; nè è improbabile che tale associazione sia stata favorita dalla grafia sõpni.

  1. β pareami (p mi parea) che p.
  2. a con esso e dissi.
  3. a piangi tu si coralmente.