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Capitolo V

FONDAMENTI E CRITERI DI QUESTA EDIZIONE

ORTOGRAFIA - PARTIZIONE DEL TESTO


Coi resultati ottenuti nel capitolo precedente facile è determinare quali debbono essere i fondamenti e i criteri da seguire nella ricostituzione del testo. Essendoci la Vita Nuova pervenuta per due diverse tradizioni, derivate, non direttamente dall’autografo, ma da un apografo nel quale era già incorso qualche errore, il riscontro di ambedue le tradizioni sarà il fondamento per accertare, caso per caso, la lezione genuina.

Poca sembra essere stata, per le lezioni di senso, la corruzione introdottasi nel testo nel passaggio dall'autografo ai capostipite delle due tradizioni. In generale fra α e β c’è accordo perfetto; e tale accordo, tranne il caso di manifesto errore d’espressione, possiam credere che risalga sin all'autografo. Può ben essere avvenuto in quel passaggio qualche accorciamento d’espressione fraseologica o qualche mutamento nell'ordine delle parole, ma sarebber sempre cose di poco conto e irremediabili. Quanto invece agli errori manifesti, possiamo, anzi dobbiamo, tentare di correggerli per congettura, sforzandoci di indovinare da quel che rimane la lezione primitiva: nel caso però che gli errori fossero, non d’espressione, ma di fatto, sarà da porre prima il quesito se non possano essere imputati all'autore invece che ai trascrittori.

Nei casi di contraddizione o d’incertezza fra le due tradizioni, i criteri per risolvere le difficoltà possono essere diversi. Se una delle due famiglie offre una lezione, per sè accettabile, che serva, stando alle cosiddette probabilità di trascrizione, a render ragione dell’origine dell’altra, noi staremo con quella prima; se tutte e due le lezioni sono invece, sotto il rispetto diplomatico, ugualmente probabili, bisognerà vedere che cosa consigli o il contesto o la storia della lingua o l’opinione e il sentimento dell’autore e dei tempi. Meglio se un