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VITA DI DANTE. 15

dine e il castello di Tolmino nel Friuli, altri la città di Ravenna; delle quali diverse opinioni si veggan le pruove presso il più volte lodato sig. Giuseppe Pelli; e vuolsi aggiungere inoltre, che il cav. Giuseppe Valeriano Vannetti pretende, che nella Valle Lagarina nel territorio di Trento Dante scrivesse parte della Commedia e altre poesie, come egli fa a provare in una lettera pubblicata dal Zatta (Op. di Dante t. 4. par. 2.). Io mi guarderò bene dall’entrare nello esame di tutte quelle sentenze, e dirò solo che a me sembra probabile ciò che pure sembra probabile al sig. Pelli, che Dante cominciasse il poema innanzi all’esilio, e il compisse innanzi alla morte di Arrigo, seguita nel 1313, altrimente, com’egli dice, non si vedrebbono negli ultimi canti di esso le speranze, che Dante formava nella venuta di quell’Imperadore in Italia (Parad. c. xxx. v. 133 ec.).

Egli sperava al certo che la discesa d’Arrigo potesse aprirgli la via di ritornare a Firenze. Perciò, oltre una lettera scritta a’ re, a’ principi italiani e a’ senatori di Roma, per disporli a ricevere favorevolmente Arrigo, che dall’ab. Lazzari è stata posta in luce (Miscell. Coll. Rom. t. 1. p. 139.), un’altra ne scrisse al medesimo Imperadore l’anno 1311, ch’è stata publi-