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186 capo settimo

trimenti che li poeti; ma perocchè mia intenzione è qui lo modo delli poeti seguitare, prenderò il senso allegorico secondo che per li poeti è usato. Il terzo senso si chiama morale, e questo è quello che li lettori deono intentamente andar appostando per le scritture, a utilità di loro e di loro discendenti; siccome appostare si può nel Vangelio quando Cristo salìo lo monte per trasfigurarsi, che delli dodici Apostoli ne menò seco li tre: in che moralmente si può intendere, che alle secretissime cose noi dovremo aver poca compagnia. Lo quarto senso si chiama anagogico1, cioè sovra senso; e questo è quando spiritualmente si pone una scrittura, la quale eziandio nel senso litterale per le cose significate significa di superne cose dell’eternale gloria; siccome veder si può in quel canto del profeta che dice, che nell’uscita del popolo d’Israel d’Egitto, la Giudea è fatta santa e libera. Che avvegna essere vero

  1. Invece di quest’anagogico od anagorico di che disputano gli editori, piacerebbemi veramente qui poste analogico, come trovo nella Epistola a Cane (Ed. Venet. Tom.IV., P.I, p.402,linea 48) - Ma non l’oso più, trovando restituito Anagogicum nel detto luogo dal dotto signor Witte, nelle Epistole, p. 80, lin. 10.