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il quale, e nella Vita di Dante da lui scritta in sua gioventù, e nel Commento della Commedia da lui scritto in vecchiezza, due volte coi medesimi particolari narra, come l’abbozzo del Poema, anzi precisamente de’ sette primi Canti, ritrovato cinque anni dopo l’esilio, e così nel 1307, in Firenze, fosse mandato a Dante, ospite del marchese Moroello. Così, non è, per vero dire, altra particolarità della vita di Dante meglio documentata e più conforme a quanto altro si sappia di lui; massimamente se s’intenda, che questo abbozzo ritrovato e mandato, fosse l’abbozzo latino; il quale Dante, caldo ancora de’ suoi studii e delle sue lodi dell’idioma volgare, s’accinse tosto a volgere, o, meglio, a riscrivere in questo. "È da sapere, che Dante ebbe una sorella, la quale fu maritata ad uno nostro cittadino chiamato Leon Poggi, il quale di lei ebbe più figliuoli. Fra’ quali ne fu uno di più tempo che alcuno degli altri, chiamato Andrea, il quale maravigliosamente nelle lineature del viso somigliò Dante, ed ancora nella statura della persona; e così andava