Pagina:Vita di Dante.djvu/460

I quali dando appuntamento a messer Tolosato degli Uberti, co’ loro amici Bolognesi, Romagnuoli, Aretini, ed altri a pie’ e a cavallo, a un tratto si trovarono insieme mille dugento uomini d’armi alla Lastra, a due miglia di Firenze1. Dicono gli uni, se fossero scesi quella notte, avrebberi preso la città; altri, se avessero aspettato la notte appresso e l’ajutò dei Pistojesi: ma non fecero nè l’un nè l’altro. Capitano era Alessandro da Romena, ma principale tra i fuorusciti quel Baschiera della Tosa, il quale era stato poc’anzi de’ commissarii in Firenze, e probabilmente vi aveva amici che il pressavano, ed era giovane uomo ed ardito. Adunque, nel giorno 21 o 22 luglio2, senza aspettare nè quegli ajuti nè l’ora fermata con altri congiurati all’intorno, Baschiera "chinò giù co’ cavalieri alla terra .... Vennono da San

  1. Dino Comp., p. 515 - Il Villani (p. 496) dice che furono 1600 cavalli e 9.000 fanti.
  2. Dino dice p. 515, il dì di S. Maria Maddalena ai 21. Villani p. 408, il dì di S. Margherita ai 20. Ma, ora almeno, non c’è giorno di S. Margherita ai 20, ond’ei deve voler dir come Dino; e S. Maria Maddalena essendo ai 21, ma ai 22 questo dovrebb’essere. Che del resto importa poco.