Pagina:Vita di Dante.djvu/28

18 capo primo

e l’ordinamento difensivo di essa con leghe o confederazioni durevoli. Fecersene bensì alcune anche dopo quella di Pontida, ma patteggiate tutte per poco tempo, e non serbate nemmeno per il tempo patteggiato. Che se tal contesa si paragoni a quella che cominciò poco dopo in Svizzera, tanto minore ne’ suoi principii, ma tanto più costante ne’ suoi progressi e più compiuta nel suo termine; ovvero a quelle molto posteriori delle città dei Paesi Bassi, o degli Stati Americani, tutte più compiute; o convien dire che ai nostri maggiori mancasse l’arte e fin l’idea delle confederazioni perenni; o che da quel funesto nome, da quella potenza dell’Imperio, e dallo spirito ghibellino, fossero eglino trattenuti dal progredire in quella via così chiara dell’indipendenza perfetta.

Nè bastarono tante cause ed occasioni di discordie: un’altra in breve vi s’aggiunse. Tutti que’ Comuni, da principio e durante la loro lotta d’indipendenza, furono retti da’ loro nobili. Questo pare indubitabile. Ma si disputa quali essi fossero e di quali schiatte; volendo gli uni, che discendessero molto dagli antichi Italiani o