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non solo la ragione civile, ma pur la canonica, e la Teologia forse, benchè non con tanta lode come a Parigi, e certo la Filosofia morale e naturale. D’ ambedue queste era allora quasi solo autore Aristotele, di cui Dante:

Vidi ’l Maestro di color che sanno,
Seder tra fllosofica famiglia.
Tutti 1’ammirai, tutti onor gli fanno.

INF. IV. 131-133.

Ora, di queste scienze universitarie che allora insegnavansi agli Studii, pare che l’ ultima sola, la Filosofia naturale e morale, già da Dante incominciata sotto Brunetto Latini, fosse poi da lui studiata a Bologna ed a Padova. Che facesse un viaggio tra gli anni dell’adolescenza e della gioventù, già lo vedemmo rammentato da lui stesso nella storia de’suoi amori. Boccaccio poi ci dice, che egli "i primi inizi prese nella propria patria; e di quella, siccome a luogo più fertile di tal cibo, se n’andò a Bologna1; e Benvenuto da Imola, che o in verde età vacò alla Filosofia naturale in Firenze,

  1. Boccaccio, Vita, p.15