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246 il come, il quando ed il perchè.

cono tutti, lo dicono anche le mie amiche. — La poverina cercava di sorridere, guardando di qua e di là stralunata. — Ho bisogno che non mi disprezziate!

— Maria! esclamò Polidori.

Ella trasalì, e si tirò indietro bruscamente, spaventata dall’udire il suo nome. Polidori chino dinanzi a lei, umile, tenero, innamorato, le diceva:

— Come siete bella! e come è bella la vita che ha di questi momenti!

Maria si passava le mani sugli occhi e pei capelli, confusa, smarrita, e s’accasciava su di sè stessa, e ripeteva quasi macchinalmente: — Se sapete che affare grosso è stato l’attraversare il viale, quel viale che ho fatto tutti i giorni. Non avrei mai creduto che potesse essere così! Davvero! non credevo! — E sorrideva per farsi coraggio, senza osare di guardar lui, abbandonata contro il sasso che le faceva da spalliera, tirandosi i guanti sulle braccia, ancora leggermente convulse, e seguitava a chiacchierare a modo del fanciullo che