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al si sopra, circondate d’una ghirlanda d’alloro, queste parole: «Amore — Onore — Virtù — Gloria — Sapere — Tutto è riposto in te — Bellini». Stupendo esempio di gioventù sincera e modesta, che inchinandosi, onora ed innalza se stessa.

Che dire del suo avvicinarsi alla patria! Palermo e Messina l’accolsero con giubilo immenso. A Catania cento e più equipaggi andarono ad incontrarlo fuori le porta della città; gremite le vie di straordinaria folla, gremite terrazze e balconi: le vetture aprivansi a stento un varco tra gli applausi e lo sventolare dei fazzoletti: cadevano fiori su di lui, e baci, e parole di ammirazione e di entusiasmo. Da ignoto fanciullo aveva lasciato le nostre contrade, re delle soavi armonie ora vi ritornava, col sorriso, con le lagrime della gioja, col suo Florimo a fianco. Cittadini d’ogni condizione gli si stringevano attorno, per vederlo negli occhi, toccare quella mano che evocava così celestiali armonie. I giovani poeti gli presentarono un volume di versi; i sapienti della Gioenia tennero un’adunanza in suo onore. Il rude operajo e l’uomo di studî, la colta