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Viaggio. 165

sua barca egual numero d’ombre, — credi ch’è inutile stancarsi a difendere un’arte, che fra i morti non val più nulla — nemmeno pei medici. — Così parlò, con mia gran meraviglia, il famoso Ippocrate.

Il dottor Cigna sorrise; e come gli spiriti nè saprebbero ostinarsi contro l’evidenza, nè tacere la verità, non solo fu dell’avviso di Ippocrate, ma confessò arrossendo (alla maniera degli spiriti) che sempre ebbe qualche dubbio dell’avviso contrario.

Pericle, il quale si era avvicinato alla finestra; mandò un gran sospiro, di cui io indovinai la cagione. Ei leggeva un numero del Moniteur, che annunziava il decadimento dell'arti e delle scienze; vedeva dotti illustri abbandonare le loro sublimi speculazioni per inventar nuovi delitti; ei fremea