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PREFAZIONE

DELL’AUTORE.



Quando nel 1794 scrissi e pubblicai il Viaggio ai Tre Laghi, fui a ciò indotto dalle richieste di molti, sì nazionali che forestieri, i quali, avidi di vedere le cose amene e istruttive che l’alto Milanese e i contorni de’ Laghi nostri presentano, eran costretti a chiedere indirizzo, consigli e notizie al servitor di piazza, al postiglione e al barcajuolo; e quindi molte importanti cose non vedeano, o le vedean male.

Io ben sapea che i nostri laghi e monti erano stati nei tre precedenti secoli descritti da alcuni colti uomini, quali sono il Maccaneo, il Morigia, il Bescapè, il Capis pel Verbano e l’Alto Novarese; il Giovio, il Boldoni, il Minozzi pel Lario; il Castiglioni pe’ paesi compresi fra i due Laghi, ed altri che andrò citando in quest’opera; ma, oltrechè le descrizioni loro non comprendeano che una parte o l’altra del nostro paese, non avendo essi certamente per iscopo di servir di guida ai Curiosi, generalmente la storia vetusta e dei loro tempi più che quella della natura e de’ luoghi esposero: ed essendo