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gemiti ed affogati sospiri, mentre le lagrime cadevano in grembo, delle quali era già cosperso il candido velo, ond’erano circondati i di lei lombi. Al qual compassionevole spettacolo commossa la fedele ancella; Ahimè, disse, e chi ha trasfusi ne’ tuoi occhi due fonti amari di lagrime, quandochè finora splendevano le tue pupille di lieta giovanile baldanza, o non erano oscurati che dalle gratissime tenebre del placido sonno? Qual Nume ti perseguita, o quale avresti mai irritato, onde in te derivi così misera perturbazione? Deh se non ti scordi che queste braccia ti sostennero prima delle tue piante, rivelami, siccome suoli, i tuoi pensieri. Alle quali parole quasi nuovo stimolo di dolore, sorse la fanciulla più disperatamente, e si gettò boccone su di un tappeto. L’ancella vedendo che era vano il ministero della lingua, anzi molesto, stette accanto di lei tacita osservandola pronta ad ogni cura in aspettazione che si calmasse alquanto. Vide in