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provetti e fino allora placidi giorni, il non preveduto destino. Conciossiachè se mai con dispiacevole uso della paterna autorità si fosse opposto agli infelici disordini della figlia, avrebbe pure, se non consolato se medesimo, trovata almeno qualche probabile cagione di fuga tanto ignominiosa; laddove avendola anzi ammonita con amichevoli ed affettuose insinuazioni, la di lei segreta partenza era un dispiacevole indizio di cuore ripugnante alle leggi de’ costumi, e sciolto da ogni vincolo di verecondia con deplorabile corruttela. Quindi il misero maledicendo la propria credulità, e mansuetudine, abbracciando la domestica ara, fu sul punto di consacrare con orrende imprecazioni alle furie vendicatrici dell’averno la ingrata figlia, se non giungeva a tempo la buona Cleide, la quale incapace di eloquenti persuasive o di artifiziosi raziocinj, ma con parole affettuose e moderate (efficacissima medicina degli animi irati) invocando l’antica amicizia