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sione disse Faone a Scamandronimo; Benchè sieno finiti i nostri ragionamenti, non ti dispiaccia, che alquanto io ancora mi trattenga, perchè la tua leggiadra figlia è quì venuta. Sia come ti piace, cortese ospite, rispose Scamandronimo, essendochè nulla mi puoi fare di più grato nè di più onorevole, ed accennò a Cleide, che si avvicinasse. Prepararono i servi sollecitamente i sedili ricoperti di morbide piume, sui quali si collocarono in giro disposti a placida confabulazione. Venne intanto un servo, e recò in un paniere freschi e delicati frutti, tuttora umidi di rugiada, raccolti nel domestico pomario, i quali osservando Scamandronimo; A te spetta, disse, o figlia, di offerire al nostro ospite i frutti, posciachè sono l’opera della tua industriosa coltivazione. Non mai la fanciulla udì comando paterno, a cui prestasse più grata ubbidienza, e quindi prese il paniere, e a lui cortesemente lo recò, abbassando gli