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— Ma, fece osservare il marinajo, vi è una cosa che non mi so spiegare.

— Quale?

— Se da dodici anni quest’uomo fu abbandonato sull’isola Tabor, si può ben immaginare che fosse già da molti anni in quello stato di selvatichezza in cui l’abbiamo trovato.

— Ciò è probabile, disse Cyrus Smith.

— E da molti anni adunque egli avrebbe scritto il documento!

— Senza dubbio.... eppure il documento sembrava scritto di fresco; del resto, come ammettere che la bottiglia contenente il documento abbia impiegato molti anni a venire dall’isola Tabor all’isola Lincoln?

— Non è assolutamente impossibile, rispose il reporter. Non poteva essere già da un pezzo nei paraggi dell’isola?

— No, rispose Pencroff, perchè galleggiava ancora; non si può nemmeno supporre che, dopo di aver soggiornato un tempo più o meno lungo sulla spiaggia, abbia potuto essere ripresa dal mare, perchè è tutta scogli la costa del sud, e vi si sarebbe immancabilmente spezzata.

— È vero, rispose Cyrus Smith pensoso.

— Eppoi, aggiunse il marinajo, se il documento aveva molti anni di data, se da molti anni era chiuso in quella bottiglia, sarebbe stato guasto dall’umidità; ora, così non era; si trovava anzi benissimo conservato.

L’osservazione del marinajo era giustissima, e v’era in ciò un fatto incomprensibile, perchè il documento sembrava essere stato scritto di recente, quando i coloni lo trovarono nella bottiglia. Inoltre esso dava la posizione dell’isola Tabor in latitudine ed in longitudine precisa; il che richiedeva nel suo autore cognizioni non piccole di idrografia, quali un semplice marinajo non poteva avere.

— Lo ripeto, vi è qualche cosa d’inesplicabile