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— Credo che sarà cosa da farsi appena sia finita la nostra spedizione nell’isola. Del resto, può essere che quest’incognito, se riusciamo a stanarlo, la sappia lunga intorno all’isola Lincoln ed all’isola Tabor.
Non dimenticate ch’egli è l’autore incontestabile del documento, ed è forse benissimo informato dello yacht.
— Per mille diavoli! esclamò Pencroff; chi mai può essere? E’ ci conosce, questo signore, e noi non conosciamo lui! Se è un semplice naufrago, perchè si nasconde? Siamo brave persone, immagino, e la compagnia delle brave persone piace a tutti! è egli venuto qui volontariamente? Può lasciar l’isola se gli aggrada? E vi è ancora o non vi è più?
Così parlando, Pencroff, Harbert e Gedeone Spilett si erano imbarcati e percorrevano il ponte del Bonaventura. D’un tratto il marinajo, avendo esaminato la bitta sulla quale era attortigliata la corda dell’áncora, esclamò:
— Ah! questa poi è grossa!
— Che cosa è stato, Pencroff? domandò il reporter.
— È stato che non sono stato io a fare questo nodo.
E Pencroff mostrò un nodo che ormeggiava la gomena sulla bitta medesima, per impedirle di staccarsi.
— Come! non siete stato voi? domandò Gedeone Spilett.
— No, lo giurerei. È un nodo piatto, ed io soglio fare due nodi seguenti 1.
— Vi sarete ingannato, Pencroff.
— Non mi sono ingannato, affermò il marinajo; questa sorta di nodi mi escon di mano da sè, si può dire e la mano non s’inganna.
— Quand’è così, i deportati sarebbero venuti a bordo? domandò Harbert.
— Non ne so nulla, rispose Pencroff, solo è certo
- ↑ Specie di nodo famigliare al marinajo e che ha il vantaggio di mantenersi sempre stretto.