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— Non importa, disse Pencroff, è meglio sapere con chi si ha da fare, ed avrei caro di conoscere i colori di quel soggetto là.

E, così parlando, il marinajo non lasciava il cannocchiale.

Cominciava a scendere il giorno, e col giorno anche il vento d’alto mare cessava. La bandiera del brik, meno tesa, s’impigliò nelle drizze, e divenne sempre più difficile l’osservazione.

— Non è una bandiera americana, diceva ogni tanto Pencroff, e nemmeno inglese, perchè il rosso si vedrebbe subito; non ha nemmeno i colori francesi o tedeschi, e non è la bandiera bianca della Russia, nè quella gialla della Spagna. La si direbbe una bandiera di colore uniforme. Vediamo in questi mari che cosa si può trovare più comunemente. La bandiera del Chili, ma ha tre colori, la brasiliana; ma è verde; la giapponese, ma è nera e gialla, mentre questa...

In quel mentre il vento spiegò la bandiera incognita, Ayrton afferrò il cannocchiale, che Pencroff aveva lasciato ricadere, l’appressò all’occhio e con voce sorda disse:

— La bandiera nera!

Infatti la bandiera nera sventolava al corno del brik, che ormai si poteva considerare come una nave sospetta. Erano dunque fondati i tristi presentimenti dell’ingegnere: era una nave di pirati che percorreva i bassi mari del Pacifico facendo concorrenza a quei praos malesi che li infestano. E che veniva a cercare in quei paraggi? Vedeva essa nell’isola una terra incognita adatta a diventare un nascondiglio di carichi rubati, o veniva a domandare alle sue coste un rifugio per l’inverno! L’onesto domicilio dei coloni era destinato a trasformarsi in un infame rifugio di pirati? Tutte queste idee si presentarono allo spirito dei coloni. Non vi era dubbio, del resto, circa il significato che bisognava dare al colore della bandiera