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— Sentite, se domani non potete venire, mandatemi questa romanza.

Nella strada, al lume di un lampione, Cesare seppe che romanza gli chiedeva l’Elena.

«Domani sera, alle undici, dopo che sarà partito Roberto. Aspettami nella scala.»


Come gli aveva promesso, dopo una mezz’ora che stava aspettando, al buio, comprimendo colle mani il batticuore, la vide arrivare in punta di piedi, col viso così pallido e affilato che sembrava tagliare il velo. Aveva le mani fredde, ma non tremava. Gli disse con voce breve e sorda:

— Andiamo!

Egli voleva abbracciarla, ma la giovinetta stornò il viso dai baci che ei non osava darle, e soggiunse collo stesso tono:

— No, non ancora.

Il primo bacio doveva darglielo lei per la prima, sulla porta dello zio Luigi, dicendogli che ormai era sua.