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— No! vederti là... a quel modo!...

— Mi vestirò qui per te.

— Oh, è tutt’altro!...

Ella sorrise e mi disse: — Orgoglioso!

— Orgoglioso?

— Sì! Vuoi godere del tuo trionfo, e dire: Quella donna che tutti desiderano, mi appartiene!

— È vero!... sì!

— Ebbene, soggiunse semplicemente, dillo pure giacchè è la verità.

La sua cameriera l’attendeva per pettinarla; prima di lasciarmi ella mi disse, come risovvenendosi:

— Però mi prometterai di non esser geloso!

Ahimè! prevedeva forse che avrei dovuto esserlo?

Non l’avevo più vista sul palcoscenico, e quando la rividi mi parve tutt’altra! Io comprendo come si possano fare quelle che si dicono pazzie — e sono brani di cuore spezzati da penose voluttà, brani di ragione torturati dal delirio, — per coteste donne che hanno un pubblico per amante, che ci sbattono sul viso tutte le seduzioni, inchio-