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ragazze corsero ad accomodarsi allo specchio, il barone intanto gridava:

— Lume! presto! fate lume!

E comparve donna Barbara, col lume di cucina.

— No! quello no, bestia! Sidoro, un lume!

— C’è il lume, c’è! Sin nella scala ho acceso il lume! — rispose Sidoro spalancando l’uscio a due battenti. — Eccolo qua!... colla signora marchesa anche!

Lo zio marchese era in fracche, colla cravatta bianca, i baffetti neri e incerati, il sorriso amabile. La signora marchesa pure sorrideva affabilmente, e salutava di qua e di là, con un pennacchietto di brillanti che luccicava tratto tratto.

— Quanto onore stasera! Quanto onore in casa mia! — disse il barone confondendosi in inchini.