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tre io correvo dì qua e di là.... come un pitocco.... come un disperato.... per cercar di riparare!... Alle volte l’usciere andavo ad aspettarlo lassù, in cima al sentiero, perchè loro non sapessero.... Quando tornavo al paese che don Nunzio mi aveva sbattuto l’uscio in faccia!...

Il pover’uomo sembrava addirittura fuor di sè, pallido, stralunato, guardando or questo e or quello. A un tratto scoppiò a piangere come un bambino, col viso fra le mani.

— Papà mio! papà mio!

— Poverette, le vedete? anche loro qui.... sole in campagna.... come lupi.... in mezzo a contadini.... Che volete?...

— Come, che voglio?

— Caspita! Doveva venire un re di corona a innamorare vostra figlia?

L’altro rimase sbalordito alla prima