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pianto e la vergogna la soffocavano, baciandole le mani, guardandola supplichevole e ansiosa perchè volesse intendere: — Non so.... Non so come dire.... Non oso.... Dammi le mani. Lisa!... qui, nelle mie!... Ascoltami, sorella mia.... come fossi la mamma.... la nostra povera mamma che ne avrebbe tal dolore!...

Ah, che strazio era anche il suo, povera Nina, di dover parlare di queste cose a sua sorella! di temere anche per lei le stesse angoscie! Come le aveva solcato il viso e offuscati gli occhi quel dolore, più di ogni altra angustia della vita triste di privazioni e di sollecitudini che l’avevano fatta incanutire anzi tempo!

— Ormai son vecchia, vedi! Tanto tempo è passato! tante cose!... tante cose tristi, in questi due anni.... che non ci penso più a.... a quel tempo!...