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però divide e comparte in modo che non gli levano il tempo per alcuni de’ suoi piaceri. E lo ho veduto io, per quei giorni che mi tenne seco al Poggio, come scrissi, perché la matina a bonissitna ora Sua Altezza era in campagna a caccia; sene tornava verso le due ore di giorno; se ne stava un pezzo con alcuno de’ suoi secretari di Stato; e poi usciva dove noi si trattenevamo colla granduchessa, ove con molta umanitá ra- gionava or con uno or con un altro, fino che si andava a desinare. Dapoi levata la tavola, si retirava per un pezzo, e poi, uscito colla granduchessa, faceva chiamare il signor Bar- tolomeo Capello, il signor Prospero Colonna, che gli è sopra- modo caro, e me ancora, con altri cavalieri e dame, e, posti tutti in qualche passatempo o di ragionare o di giocare, si sedeva Sua Altezza li appresso. E dalli secretari, a ciò depu- tati, si faceva legger ogni giorno numero infinito di memo- riali, scrivendo or di sua mano or facendo scriver per man d’altri, sotto ciascuno di essi memoriali la espedizione che le dava o la remissione che ne faceva ad alcun giudice o magi- strato. secondo che li pareva. Dapoi, passate le ore del caldo, se ne tornava in campagna a qualche altra sorte di passatempo, or solo, or con la granduchessa e con la corte, secondo era in piacer di cadauno. E cosi lo ho veduto osservar aneo in Pratolino, e intendo che usa di far il medesimo quasi tutti li giorni. Nelli negozi di Stato, né di qualsivoglia altra sorte, non vuol Sua Altezza alcuno che lo consigli. Ha dui secretari prin- cipali: il cavalier Serguidi, che è piú intimo, che ha cura delle cose pertinenti alle corti di Roma e di Spagna ed al governo del Stato di Siena e delle galee; ed il cavalier Vinta, che ha cura delle cose pertinenti a Germania, Francia, Venezia ed altri prencipi d’Italia. Con questi soli ben spesso conferisce Sua Altezza tutte le cose che occorrono, ma non vuol però che dichino pur parola, se non gli lo comanda espressamente. È Sua Altezza molto intenta ad aver avvisi da ogni parte del mondo, per li quali spende tesori, massime in spie secrete, che tiene in tutte le corti ; avendo Sua Altezza medesima detto Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato - ni®.