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relazione di emilio maria manolesso 25


Nello Stato di Sua Eccellenza quattro cose si devono a mio giudizio considerare: lo Stato e paese in sé, i sudditi, le fortezze e entrate.

Lo Stato e paese del signore duca è molto commodo e grande, perché ha di longhezza dal mare Adriatico al Tireno 160 miglia in circa. La longhezza e distesa alla marina sono da 50 miglia in circa in questo modo: da Primar a Magnavacca 9 miglia, da Magnavacca a Volana 18 miglia, da Volana a Goro 18 miglia, da Goro a’ confini di Vostra Serenitá 6 miglia in circa. Fra terra ha di longhezza miglia 35 in questo modo: da Sant’Ambrosio, luoco del Bolognese vicino a Castelfranco, a Modena 5 miglia, da Modena a Reggio 15 miglia, da Reggio a Bresello 15 miglia: in altri luochi piú si dilata, in altri è piú ristretto.

Possedè Sua Eccellenza, oltre la gran cittá di Ferrara, Modena e Reggio, cittá ducali, populate, ricche e potenti; Comacchio nelle paludi dell’Adriatico e molti altri castelli nella Romagna; la Graffignana in Toscana, e finalmente Carpi, luoco molto importante e forte, il quale, per esser posto nel cuore dello Stato di Sua Eccellenza, è in conseguenza molto opportuno a chi volesse infestar i duchi di Ferrara. Fu dall’imperatore Carlo V, che desiderava, per stabilimento delle cose sue in Italia, giudicate libere, amicarsi il duca Alfonso, concesso in dono a quel duca per quella parte che era devoluta all’imperio per la ribellione del signor Alfonso de’ Pii: la parte poi che era del signor Marco de’ Pii, il duca l’ottenne dal suddetto signore cedendoli all’incontro la signoria di Sassuolo; e non volendo il signore Leonello vendere con convenevole permuta a quello la sua porzione, il duca con consenso dell’imperatore lo cacciò dal possesso e ripose per quello 100.000 scudi nella zecca di Vostra Serenitá, li quali denari non avendo voluto il signore Leonello ricevere per la volontá del figliolo, l’imperatore poi si levò confirmando al duca il detto .Stato con la sua autoritá imperiale. È molto commodo questo Stato, perché, come ho detto, traversa tutta l’Italia e ha porti nel mar Adriatico, come Volana e Magnavacca e altri, li quali, se bene non capaci di nave da gabbia ma solo di navili minori, che noi addimandiamo