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RELAZIONE

dell’illustrissimo signor ALVISE DONATO, ritornato di Casal di Monferrato, ove era General dell’artiglierie del signor cardinal duca di Mantoa, presentata a dí 3 febbraio 1614 nell’eccellentissimo collegio.


Serenissimo Principe, il debito naturale, ch’io devo a Vostra Serenitá ed a questa serenissima patria, accompagnato da quello che ho novamente contratto seco per gli onori e dignitá conferite nella persona mia dall’Altezza del signor duca di Mantova non per altro certamente, come si sa, anzi come pur mi pregio, che per essere io nato cittadino e servo di questa serenissima republica, m’obligano, cosí commandando anco l’Eccellenze Vostre, a dover referir quello che, mentre mi son trattenuto nel Monferrato, ho veduto ed osservato degno d’esser inteso da questo eccellentissimo senato, e necessario insieme, s’io non m’inganno, alla sua notizia per gl’interessi importantissimi che hanno l’Eccellenze Vostre in quel Stato, specialmente nell’occorrenze de’ presenti affari. Lo farò con ogni maggior e piú ristretta brevitá; e, s’il mio dire non sará vestito ed ornato di quella esquisitezza di parole e di concetti, che in cosí fatti casi s’usano da altri, versati Inngamente ne’ studi dell’eloquenza, soliti a far appresso PEccellenze Vostre simili offici, so che benignamente m’escusaranno e che, tollerando con cortese pazienza la rozza ed inculta maniera del mio parlare, si contentaranno d’aggradir in essa certa schiettezza e simplicitá militare.

E dunque il Monferrato, per prencipiar di qua, paese d’aria salubre, di grande amenitá e molto ricco, che per la copia e bontá de’frutti della terra, per l’abbondanza d’ogn’altra cosa necessaria all’uso dell’uomo, per il vago aspetto de’ siti, ondeggiando