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Sono l’entrate di questo principe, per dir il vero, di molta considerazione, ma sono anco tante le spese, parte necessarie e parte volontarie, che in capo all’anno si può dire che l’entrata e l’uscita siano del pari. Perché il presidio della cittá di Casale, castel vecchio e cittadella, che sola ricerca anco in tempo di pace 600 fanti almeno, di Trino, Ponte Stura ed altre terre presidiate del Monferrato; quello di alcune del Mantovano; il servizio del signor duca, che ascende a 800 bocche; le guardie; l’alloggio quasi perpetuo di ambassatori de’ principi, che, per lo piú essendo estraordinari, vengono a borsa publica spesati, d’altri personaggi e talora di principi stessi; i viaggi, la musica, comedie ed altri piaceri; ma sopra tutto gl’interessi che si pagano per li debiti: fanno tutte queste cose ascendere la spesa a somma molto grande e rilevante; ed in questi ultimi tempi dei disturbi, l’alloggio de’ principi di Savoia, di quelli di Modena, di ambassatori, di personaggi, di ministri di Spagna e d’altri è riuscito dispendioso in maniera quasi incredibile. Oltre che, tutti gli ambassatori del signor duca, che vengono mandati da lui in altre corti, vanno con grandissimo interesse dell’Altezza Sua a spese della Camera ducale, restando loro libera l’elezione o di patuire ed accordare con la ditta Camera in un tanto per tutte le spese dell’ambassaria, che hanno ad essercitare allora, o di tener conto per polizza del speso, con restarne rimborsati compitamente al loro ritorno in corte. In modo che, se ben le rendite sono abondanti, le spese sono anco corrispondenti, per non dir maggiori; ed il duca Vicenzo non solo alienò in vita sua una gran quantitá di beni, ma spendeva in tutte le cose tanto profusamente che non è da maravigliarsene. Oltre che, la costruzione della cittadella di Casale gli costò tanto, che sarebbe stata spesa grandissima anco per un re di Spagna, affermando alcuni che gli costasse un million d’oro; onde si può attribuire in gran parte a questo particolare ancora la causa de’ debiti che lasciò. Li quali non è dubio che, se il duca Francesco fosse vissuto, li averebbe in breve tempo estinti, perché mostrava di esser principe molto pesato ed applicava a questo grandemente il pensiero, e, se bene stava alla grande e