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che o si possono leggere nelle istorie a stampa o per la vicinitá dei Stati sono a tutti molto ben note. Ed in questa mia relazione si sodisferanno Je Signorie Vostre eccellentissime di avere una descrizione del stato delle cose presenti di quel prencipe, la quale in quei pochi di ho potuto solamente abozzare e forse anco con molte imperfezioni.

Il dominio del signor duca si divide in due Stati: di Mantoa e del Monferato. Non devo dar tedio inutilmente alle Signorie Vostre eccellentissime nel descrivergli il Stato di Mantoa, perché questo gli è tanto vicino che cadauna d’esse può avere quella cognizione d’esso che le ha del suo dominio e dei luoghi propri: dirò solamente che questo Stato confina con spagnuoli, con la Chiesa per il Ferrarese e con la Serenitá Vostra. Il qual confine è in ogni occorrenza di guerra importantissimo; perché, quando spagnuoli avessero l’adito aperto in questo Stato di Mantoa, potriano da quella parte per molte strade venir a’ danni dell’Eccellenze Vostre, poiché averiano il modo di penetrare senza alcun ostacolo a Asola, Verona e Legnago e, ricevendo ogni sorte di vittuaria da questo paese, delle quali è molto abondante, potriano senza toccar Asola attaccar Peschiera per la via di Coito. Oltre che, essendo Mantoa 8 miglia lontana dal Po, si conduriano per il Po sino a Viadana, luogo del signor duca confinante con Casal maggior, che è del re di Spagna, ed anco potriano venir per il Mencio a Revere e Ostia, che è 18 miglia discosta da Legnago. La importanza di questo Stato consiste nella cittá di Mantoa, la quale è resa forte piú dalla qualitá del sito che da altro riparo, poiché è posta in mezo ad un lago fatto dal fiume Mencio e vien assicurata in modo dalle acque, che la circondano da ogni parte, che ha poco bisogno di altra fortificazione. Queste acque vien detto che possono esser inalzate ed anco levate, si che resti il lago asciutto. E raccontano che, passando l’imperator Carlo V per Mantoa, per darle ricreazione fu condotto un giorno nella piú amena parte di quel lago a veder a pescare; e poi il di seguente, dicono che nel luogo medesimo, essendo state levate le acque, le fosse fatta veder una bellissima caccia di sparavieri e d’altri uccelli.